venerdì, novembre 04, 2005

Stream of consciousness

Puzzle Bobble mi ha sempre attratto, tanto da spingermi a scaricarne una versione Java J2ME per cellulare. Tale release si differenzia dalle altre per un solo, importantissimo, particolare: non esistono stage diversi, ma un unico quadro. L'avanzamento si riduce ad accumulare punti, così da far scattare il livello successivo.
PB, a mio avviso, è mimesis biu, nella sostanza: attraverso una semplice logica di gioco, riesce ad imitare certi aspetti del funzionamento della vita reale meglio di molti altri titoli. Come tutti ben saprete, scopo del videogame è far scoppiare gruppi di palline rendendole contigue, mentre altre se ne aggiungono ad intervalli di tempo regolari. La longevità di una partita è direttamente proporzionale alla propria capacità di pianificazione: se si agisce in modo tale da garantirsi una sopravvivenza a lungo termine, allora si accumuleranno più punti. Se si vuole, si può intravedere anche una sfumatura didattica nel gameplay.
Non esistono medikit, punti di salvataggio, eventi risanatori, colpi di spugna: esistono capacità fisiche (il colpo d'occhio) e capacità intellettuali (la tattica), finalizzate a fronteggiare e a rendere favorevoli le condizioni ambientali (la configurazione di sferette). L'analogia con Tetris è d'obbligo. Forse, per questioni storiche, avrei dovuto invertire l'ordine dei titoli, ma il discorso sarebbe rimasto inalterato.