giovedì, agosto 18, 2005

Videre

Leggevo un brano di Andrew Rollings e Ernest Adams sulle strategie per meglio presentare una propria bozza di videogioco ad un eventuale publisher intenzionato a produrlo. Uno dei metodi più efficaci, secondo gli autori, è quello di corredare i propri documenti con disegni e schemi, dal momento che catturano l'attenzione più facilmente rispetto a righe e righe di descrizioni testuali, e rimangono bene impresse nella memoria anche a distanza di molto tempo.

Quel che mi chiedo è: questa preponderanza - quasi tracotante - del vedere rispetto agli altri sensi ed anche allo stesso intelligere è prerogativa dell'uomo contemporaneo (homo videns), o tale percezione della realtà e conseguente connessione tra le impressioni sensoriali e le idee affonda la propria origine nell'essenza dell'homo sapiens stesso? Raramente mi sono trovato nella situazione in cui mi trovo adesso: non aver la più pallida idea da dove cominciare.