venerdì, novembre 18, 2005

Rettifica

da www.miur.it

L'insegnamento della religione cattolica non è obbligatorio
La risposta del Ministero al documento della Cgil sul II ciclo


In riferimento al comunicato stampa sul decreto legislativo del II ciclo a firma del segretario generale della Federazione dei lavoratori della conoscenza Cgil, il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca precisa quanto segue:

INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA - Non è vero che "ciò che è facoltativo diventa obbligatorio". Nulla è cambiato, infatti, per quanto riguarda l'insegnamento della religione cattolica e delle attività alternative. L'insegnamento della religione cattolica diventa, però, obbligatorio nel momento in cui lo studente abbia operato la scelta in tale direzione, come accadeva prima della riforma.
La mancata fruizione dell'insegnamento della religione, come nel passato, non viene considerata assenza dalle lezioni per coloro che non intendono avvalersene. Il tetto del 25% di assenze del monte ore obbligatorio annuale, in questo caso, prescinde pertanto dalla quota prevista sia per la religione sia, in caso di esonero, per le scienze motorie e sportive.

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